Il settore dell’idrogeno rinnovabile si prepara a ricevere un impulso significativo grazie alla riapertura dei termini per l’accesso all’incentivo dedicato, gestito dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) e da Invitalia.

Con un budget di 100 milioni di euro, l’iniziativa mira a sostenere la filiera produttiva dell’idrogeno verde, inclusi i componenti essenziali per gli elettrolizzatori.

Questa misura finanziaria fa parte di un impegno più ampio, che prevede un investimento totale di 450 milioni di euro per l’idrogeno, come delineato dall’Investimento 5.2 della Missione 2 – Componente 2 del Piano Nazionale. L’obiettivo è sostenere l’avvio e l’espansione di progetti ambiziosi di investimento produttivo, con un valore minimo di 5 milioni di euro, focalizzati su aspetti cruciali come la compressione, lo stoccaggio, la purificazione dell’idrogeno, l’elettronica di potenza, e l’integrazione tra elettrolizzatori e impianti di energia rinnovabile.

I progetti possono variare dalla creazione di nuove unità produttive all’ampliamento o alla riconversione di quelle esistenti, fino alla ristrutturazione profonda dei processi produttivi esistenti. È possibile includere inoltre progetti di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, così come iniziative di formazione del personale, a patto che siano strettamente collegati all’investimento principale.

Le agevolazioni previste si tradurranno in contributi a fondo perduto, la cui entità varierà in base a diversi fattori quali la dimensione dell’impresa, la localizzazione del progetto e la natura stessa dell’iniziativa. Gli interessati avranno tempo fino al 13 maggio 2024 per presentare la loro candidatura.

Parallelamente, l’attesa per l’operatività completa del Piano Transizione 5.0 cresce. Sebbene sia stato approvato a febbraio 2024 e pubblicato in Gazzetta Ufficiale all’inizio di marzo, restano da chiarire alcuni dettagli tecnici per permettere alle aziende di fruire appieno delle agevolazioni previste. Questo piano, che rientra nel più vasto contesto del REPowerEU, mette a disposizione 6,3 miliardi di euro per sostenere gli investimenti aziendali verso una doppia transizione, digitale ed ecologica, con particolare attenzione alla riduzione dei consumi energetici e alla produzione di energia rinnovabile per autoconsumo.

Anche il mondo della finanza alternativa si muove nella stessa direzione, come dimostra il recente lancio del Fondo Garanzia Minibond Emilia-Romagna, destinato a promuovere la riqualificazione energetica e l’economia circolare tra le PMI della regione. Questo si aggiunge ad altre iniziative simili degli scorsi anni, confermando un trend positivo verso investimenti sostenibili.

In questo scenario, l’adozione di pratiche di business eco-compatibili non solo diventa un requisito per accedere a nuove opportunità di finanziamento ma rappresenta anche una strategia vincente per le aziende che puntano a distinguersi e a prosperare in un mercato sempre più attento alle tematiche di sostenibilità. Le prossime scadenze e le nuove linee di finanziamento offrono alle imprese una spinta concreta per avviare o consolidare il proprio percorso verso un futuro più verde e tecnologicamente avanzato.