Nell’ambito delle politiche per la crescita economica e lo sviluppo sostenibile, il Governo italiano prosegue nel suo percorso di supporto alle imprese con il lancio delle nuove misure fiscali incentrate sull’industria 5.0.

Con il recente annuncio del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, è emersa una roadmap chiara per l’attuazione degli obiettivi del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), aggiornato nei mesi di novembre e dicembre scorsi.

Il fulcro di questa nuova strategia è rappresentato dal credito d’imposta commisurato alle spese sostenute dalle imprese tra il 1º gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025. Le aree di investimento ammesse comprendono: (a) attività digitali, con un focus sui beni strumentali materiali e immateriali 4.0; (b) attività legate all’autoproduzione e all’autoconsumo di energia da fonti rinnovabili, escludendo la biomassa; e (c) la formazione del personale per l’acquisizione di competenze orientate alla transizione verde.

Questa iniziativa si inserisce nel quadro più ampio del Piano nazionale di ripresa e resilienza, che ha ricevuto una significativa revisione nella sua nuova versione. Tra le novità più rilevanti, spicca la misura M7, parte del programma REPowerEU del 2022, destinata a finanziare interventi per il risparmio energetico, la produzione di energia pulita e la diversificazione dell’approvvigionamento energetico. In questo contesto, emerge il piano “Transizione 5.0”, dotato di un finanziamento di 6,363 miliardi di euro, volto a supportare la transizione delle imprese verso un modello di produzione efficiente e sostenibile.

Nonostante le aliquote precise del credito d’imposta non siano ancora state stabilite, è previsto che l’incentivo sia articolato in scaglioni con soglie incrementali. Per beneficiare delle agevolazioni, gli investimenti dovranno assicurare determinati standard energetici, come una riduzione del consumo di energia di almeno il 3% o un risparmio energetico nei processi digitali 4.0 pari almeno al 5% rispetto ai consumi precedenti. Sarà necessaria una certificazione da parte di un ente indipendente per attestare il raggiungimento di questi standard energetici.

Di fronte a queste opportunità, i commerciali delle aziende devono essere pronti a navigare in questo nuovo panorama di incentivi, comprendendo non solo i benefici ma anche le sfide e i requisiti necessari per accedere a queste agevolazioni. In un contesto in continua evoluzione come quello attuale, la capacità di adattamento e di aggiornamento costante sarà cruciale per le imprese che vogliono rimanere competitive e all’avanguardia nel percorso verso l’industria 5.0.