Per la piena operatività del piano, si attende ora il Decreto Direttoriale, che definirà l’apertura della piattaforma del GSE (Gestore dei Servizi Energetici) e fornirà le linee guida applicative. Queste includeranno dettagli su come le aziende possono accedere ai crediti d’imposta e le procedure per la certificazione dei risparmi energetici.
Il recente Decreto Attuativo per la Transizione 5.0, firmato dai Ministeri delle Imprese e del Made in Italy e dell’Economia e delle Finanze, offre nuove prospettive per le aziende italiane. Questo provvedimento, parte integrante del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), introduce una serie di incentivi mirati a promuovere l’adozione di tecnologie avanzate e pratiche sostenibili. Ma cosa comporta realmente per i manager delle imprese?
Certificazione energetica: nuove regole e ampliamento delle figure professionali
Uno degli aspetti più innovativi del decreto riguarda l’ampliamento delle figure autorizzate a rilasciare le certificazioni tecniche necessarie per accedere agli incentivi. Oltre agli Esperti in Gestione dell’Energia (EGE) e alle Energy Service Company (ESCo), ora anche ingegneri e periti industriali con esperienza specifica in efficienza energetica potranno fornire queste certificazioni. Questa novità non solo amplia le competenze riconosciute ma facilita anche l’accesso delle aziende a consulenze qualificate.
Incentivi per innovazione e sostenibilità
Il cuore del decreto è il sistema di crediti d’imposta per gli investimenti in beni materiali e immateriali 4.0. Le aziende che implementano tecnologie mirate a migliorare l’efficienza energetica possono beneficiare di aliquote che variano dal 5% al 35%, in funzione della riduzione dei consumi energetici ottenuta. Questo incentivo è particolarmente rilevante in un contesto dove la sostenibilità è diventata un fattore competitivo cruciale.
Esclusione del cumulo con Fondi Europei
Una delle modifiche più discusse è l’esclusione del cumulo con fondi strutturali europei e del PNRR. Questo significa che le imprese dovranno scegliere con attenzione quali incentivi sfruttare, ottimizzando le proprie strategie finanziarie in funzione delle risorse disponibili a livello nazionale.
Nuove procedure e scadenze
Il decreto introduce un processo di certificazione articolato in due fasi: una valutazione preliminare (“ex ante”) e una verifica finale (“ex post”). Queste procedure garantiranno che i progetti non solo siano ben pianificati ma anche che portino a risultati tangibili in termini di efficienza energetica. I manager devono prestare particolare attenzione alla scadenza per la presentazione delle domande, fissata tra il 1° gennaio 2024 e il 31 dicembre 2025.
Il Decreto Attuativo della Transizione 5.0 rappresenta una significativa opportunità per le imprese italiane di innovare e migliorare la propria efficienza energetica. Tuttavia, navigare attraverso le nuove normative e le opportunità richiede una pianificazione strategica e una comprensione approfondita delle regole e delle procedure. In questo contesto, è essenziale per i manager collaborare con partner esperti in finanziamenti e transizione industriale, come Ambra Consulting, per massimizzare i benefici e guidare l’azienda verso un futuro sostenibile e competitivo.
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